Vito è un gatto molto speciale, Vito non è solo un gatto bionico, Vito è anche una star dei social network.
Come diventare un gatto bionico
“Mi chiamo Vito. Arrivo da San Vito lo Capo (TP) ma vivo a Milano. Sono un gatto impavido e temerario, sono il ras del quartiere. Ho perso le zampe posteriori, ma non la voglia di vivere!” così recita la bio della sua pagina Facebook che vanta più di 2500 follower.
Sul social le “mamme” di Vito hanno pubblicato costantemente e amorevolmente tutto il percorso clinico del gattone. Vito era già una star sul social, quando un brutto incidente ha costretto i veterinari ad amputargli una zampa posteriore. Anche se l’intervento è andato bene, presto i medici si sono resi conto che era necessario amputare anche l’altra perché stava andando in gangrena. Tutto questo mentre le sue mamme erano via, lontano, in luna di miele.
Ma una volta tornate non hanno perso tempo e, insieme al veterinario, hanno iniziato a pensare di provare ad utilizzare delle protesi per il loro gattone Vito.
Ecco che Vito diventa un gatto bionico, o almeno tenta, grazie ad un intervento sperimentale in Italia. Il veterinario infatti propone delle protesi temporanee che però sono un po’ scomode e gli impediscono di muoversi agevolmente, sopratutto quando deve usare la lettiera. Per questo le mamme cercano in tutti modi di aiutarlo nell’impresa, ideando anche un “bagno speciale” che faciliti l’operazione.
Le protesi temporanee sono posizionate all’esterno per permettere alle ferite delle amputazioni di rimarginarsi correttamente. Le protesi temporanee sono quindi fissate direttamente all’osso con delle viti, quelle definitive invece dovrebbero essere molto simili a quelle utilizzate per gli umani. Le “mamme” di Vito sono già pronte al passaggio successivo che permetterà al gattone rosso di diventare un vero gatto bionico e di nuovo autonomo.
Ma il processo è lungo e tortuoso e mentre le ferite delle operazioni iniziano finalmente a guarire ecco che si rompe una protesi e le mamme scoprono anche perché Vito non riesce a mettere bene giù una zampa: ginocchio lussato, ci vuole una nuova operazione.
Questa operazione permette finalmente a Vito di utilizzare anche la seconda zampa. Dopo due mesi dalla prima operazione Vito cammina anche se ancora un po’ incerto ed è molto vitale. Tra passeggiatine in cortile e giretti in casa, Vito impara a scendere le scale da solo e, piano piano, anche se non dovrebbe sforzare le protesi temporanee, impara anche a salire da solo le scale.
Al momento, visto la mole di operazioni e interventi subiti dal povero gattino in questo ultimo anno, si è deciso di mettere in pausa l’idea di fare delle speciali protesi definitive in titanio, ma di aspettare e lasciare il gatto bionico camminare sulle protesi temporanee che gli permettono di passeggiare senza problemi e di essere già molto indipendente.
Per il futuro il veterinario vorrebbe progettare addirittura delle protesi a molla per permettere a Vito di poter saltare, se non proprio come un tempo, quasi perchè le molle dovrebbero dargli un sostegno simile a quello delle zampe vere.
Vito superstar
Il racconto di tutta la vicenda da parte delle “mamme” di Vito ha fatto si che diventasse una piccola star, la storia del gatto bionico infatti è rimbalzata sui social, ne hanno parlato in televisione e anche in radio. Vito è stato anche fotografato da Claudia Rocchini, fotografa naturalista esperta in ritratti di gatti.