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Vespa Velutina: cos’è e dove trovarla

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Introdotta in Francia nel 2004 la Vespa Velutina, detta anche calabrone asiatico, ha rapidamente colonizzato anche altri Paesi tra cui Spagna, Portogallo e Italia.
Nel corso degli ultimi giorni, e non solo, sono trapelate numerose notizie riguardo l’aggressività di questo imenottero il quale rappresenterebbe un potenziale pericolo per l’uomo.

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e di capire effettivamente di cosa si tratta.

Come riconoscerla

La prima cosa da comprendere è in che modo poter riconoscere la Vespa Velutina e quali sono, quindi, le sue caratteristiche specifiche. Per un occhio poco esperto infatti essa può apparire come un normale calabrone europeo anche se ci sono diverse peculiarità che permettono di distinguerla.

La specie di imenottero diffusasi in Europa è la Vespa Velutina nigrithorax detta anche calabrone dalle zampe gialle. Rispetto al calabrone europeo presenta delle dimensioni inferiori che possono giungere fino ai 3 cm rispetto ai 5 di quello nostrano. Il fattore che principalmente permette di distinguere queste due specie è però la colorazione: l’apice delle zampe del calabrone asiatico infatti è giallo invece che rossiccio, le antenne sono completamente nere così come testa e torace.
Proprio quest’ultimo però presenta delle differenze con il calabrone europeo. Quello asiatico infatti ha una porzione di giallo molto più piccola rispetto a quello nostrano che si estende a partire dall’apice.

Insomma delle caratteristiche abbastanza specifiche che permettono con un po’ di osservazione di riconoscere questa specie.

I pericoli

Come detto in fase di introduzione la Vespa Velutina ha destato non poco l’interesse pubblico a causa di quelli che possono essere i pericoli riguardanti le sue punture. Parliamo infatti di un imenottero che caratterialmente appare molto aggressivo e che attacca con una certa facilità.
A quanto pare la sua puntura sarebbe potenzialmente pericolosa anche per l’uomo qualora ci fossero delle predisposizioni particolari. E’ divenuto famoso il caso del giardiniere di Imperia morto a causa di uno shock anafilattico scatenato dalla puntura di 3 Vespe Velutine.

In realtà questa particolare specie di calabrone asiatico non presenta un grado di pericolosità superiore a qualsiasi specie di vespa o calabrone nostrano. Naturalmente i rischi per chi è allergico o vulnerabile al loro veleno sono gli stessi delle specie di imenotteri già presenti in Europa e non c’è nessuna puntura mortale dalla quale proteggersi.

I percoli maggiori in realtà li stanno correndo le specie di api presenti in Europa. Il loro numero è già andato a calare in maniera vertiginosa a causa dell’uomo ma pare che il calabrone asiatico possa rappresentare un pericolo ancora maggiore.
Questi imenotteri infatti attaccano le api con violenza inaudita distruggendo alveari e decimando intere colonie. Le api infatti sono le loro prede preferite e, mentre nei loro luoghi d’origine come Cina, Asia e Indonesia le specie hanno sviluppato comportamenti che permettono di salvaguardarle, in Europa le api appaiono completamente spiazzate e prive di protezione.

Ma com’è giunta in Europa

In effetti una delle domande che viene da porsi a questo punto è come abbia fatto la Vespa Velutina a giungere fino in Europa.
Come detto il primo Paese “colonizzato” da questo imenottero è stata la Francia nel 2004. Con ogni probabilità è stata introdotta per errore una regina feconda all’interno di un vaso o qualche altro oggetto dando così il via alla colonizzazione.

Nel 2013 l’imenottero è giunto anche in Italia. I primi nidi sono stati individuati in Liguria la regione maggiormente colpita, in Piemonte in particolare in provincia di Cuneo e qualche avvistamento isolato nel nord della Toscana.
Il rischio che si diffonda anche nelle altre regioni è molto alto e proprio per questo ci sono diverse associazioni in movimento per sensibilizzare la popolazione circa i reali rischi che questa vespa caratterizzerebbe sia per l’ambiente che per la biodiversità.


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