Sapevate che i gatti possono cadere da grandi altezze senza farsi male? C’è però un fenomeno chiamato “sindrome da grattacielo” che non sempre li salva dagli urti.
I gatti sono come Spiderman
Possiamo anche dire che i gatti in questo senso sono un po’ dei supereroi. Potremmo metterli allo stesso piano di Spiderman o di Batman: si lanciano da grandi altezze e cadono sempre in piedi. Perché accade? Sono dotati di un equilibrio fuori dal comune e sono agilissimi e molto elastici.
Queste loro caratteristiche gli permettono di avere una capacità di problem solving motoria che li salva dalle cadute. La maggior parte dei gatti infatti, anche cadendo da notevoli altezze sopravvive. Questo però non significa che siano immuni da fratture. Infatti, molti felini soffrono di quella che i veterinari chiamano “sindrome da grattacielo”.
Cos’è la sindrome da grattacielo
Facciamo una premessa: i gatti rispetto ai cani non sembrano imparare molto dalle esperienze negative. Ad esempio, se un cane cade in acqua se lo ricorderà sempre molto bene e starà alla larga dai fiumi, dai moli, etc. I gatti invece, cadono dalle finestre, si salvano al di là dell’altezza da cui si buttano e tendono a tornare sulla stessa finestra per poi ricadere di nuovo. Si sentono un po’ dei supereroi appunto.
E’ vero che cadono sempre (o quasi) in piedi. Possiamo anche credere alla leggenda che dice che i gatti abbiamo sette o addirittura nove vite, anche perché spesso come abbiamo detto rimangono illesi dopo cadute spettacolari. Ciò non toglie che si debba stare attenti al proprio micio quando si trova vicino ad una finestra. Spesso capita che il gattino cada da un’altezza poco importante e si faccia male fratturandosi in più punti una zampina.
Ma la sindrome da grattacielo quindi? Eccoci al punto. In una serie di università americane hanno studiato i gatti e le loro capacità di movimento. Hanno scoperto che nel 73% dei casi, se un gatto cade da un’altezza considerevole, cada in una specie di oscuramento dei sensi che gli permette di distendere completamente il corpo e farlo atterrare distribuendo l’impatto su ogni suo centimetro. Questo non accade da altezze inferiori ai 2 mt.
Per questo motivo, i gatti non hanno paura di lanciarsi da un grattacielo, ma spesso si fanno del male cadendo dal divano di casa vostra.
Riflesso verticale
Questa capacità implicita nella sindrome da grattacielo è anche definita riflesso verticale. Più è ampia la distanza di caduta dal punto di partenza alla terra, più il felino in caduta si rilasserà di riflesso percependo il suo corpo in verticalità.
I gatti, invece, che cadono dai piani intermedi non hanno il tempo di cedere a questo stato e s’irrigidiscono, aumentando i danni del contatto col suolo.
Capita di sentire storie di gatti rimasti illesi dopo una caduta dal balcone, ma nella maggior parte dei casi i gatti che cadono, possono subire lesioni gravi che vanno ben oltre le ossa rotte.
Quando ne soffrono?
Spesso i nostri amici amanti delle fusa soffrono di questa sindrome da grattacielo dopo uno spavento, o dopo aver perso l’equilibrio durante un salto da una sporgenza. Spesso capita quando sono intenti nella caccia di mosche e insetti: si distraggono nel cercare di prendere la loro preda e non si concentrano sul dove si trovano.