Quando si parla di PET Therapy ci si riferisce alla terapia assistita con animali utile per migliorare la salute e il benessere degli esseri umani. Si tratta di una pratica che negli ultimi anni ha trovato un ruolo sempre più significativo in molti contesti sanitari, più nello specifico nelle residenze sanitarie assistenziali (RSA). Qui gli anziani possono trarre numerosi benefici dal contatto con gli animali e oggi andremo a scoprire i vantaggi di questa forma di terapia.
Cos’è la Pet Therapy?
Anzitutto è bene specificare che cos’è la PET Therapy. Si tratta di una disciplina che coinvolge l’uso degli animali addestrati per fornire supporto emotivo e terapeutico all’uomo. Gli animali in questione sono cani, gatti, cavalli, conigli ed uccelli.
La terapia può essere poi strutturata seguendo due principali macro categorie, ovvero le attività assistite con animali e le terapie assistite con animali.
Nel primo caso vengono svolte delle attività ludico ricreative che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità della vita. Nel secondo caso invece si tratta di interventi mirati e personalizzati che vanno poi ad inserirsi all’interno di un piano terapeutico specifico.
Le RSA e la Sfida dell’Invecchiamento
La PET Therapy si inserisce perfettamente all’interno di uno degli obiettivi che maggiormente coinvolgono le residenze sanitarie assistenziali: combattere l’invecchiamento.
Nonostante non si possa fermare il tempo che scorre e non si possa fermare il cambiamento corporeo e mentale dell’essere umano, quello che spesso accade nelle RSA e che si attuano dei protocolli per andare a fornire assistenza e cure a persone anziane che stanno perdendo la loro indipendenza.
Quando si parla di sfida all’invecchiamento si intende quindi che come obiettivo primario delle cure dell’anziano ci deve essere quello di vincere la paura della solitudine e continuare a mantenersi attivi in modo da essere anche indipendenti e autosufficienti.
Inoltre, il trattamento terapeutico con animali permette anche di migliorare le condizioni mediche croniche che spesso affliggono l’anziano. Si tratta quindi di un percorso che va a supporto del miglioramento del benessere fisico ed emotivo di chi risiede in RSA.
Benefici della Pet Therapy nelle RSA
Vediamo ora nello specifico quali sono i benefici della PET Therapy all’interno delle residenze sanitarie assistenziali. Il primo è il miglioramento del benessere emotivo.
Gli animali offrono compagnia e conforto, riducendo la sensazione di solitudine che molti anziani provano. Il semplice atto di accarezzare un animale può aumentare la produzione di endorfine e ossitocina, ormoni legati al piacere e al benessere, riducendo al contempo i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.
C’è poi la capacità della terapia con animali di migliorare le prestazioni cognitive degli anziani. Interagire con un animale richiede concentrazione e memoria, stimolando così le funzioni cognitive. Inoltre, le attività guidate che coinvolgono gli animali possono essere utilizzate per esercizi di memoria e coordinazione, aiutando a mantenere attive le funzioni cerebrali.
Stimolazione Fisica e Socializzazione
Tra gli altri benefici che la PET Therapy porta nella cura dell’anziano cioè sicuramente l’incoraggiamento a muoversi di più.
Portare a passeggio un cane, per esempio, può incentivare l’attività fisica quotidiana, migliorando la mobilità e la salute cardiovascolare. Anche attività più semplici, come lanciare una pallina a un cane o spazzolare il pelo di un gatto, possono contribuire a mantenere la motricità fine e la coordinazione.
Gli animali fungono poi anche da catalizzatori sociali. Facilitano l’interazione tra i residenti delle RSA, stimolando la conversazione e creando un punto di interesse comune. Questo favorisce anche la formazione di nuove amicizie e rafforzamento di legami esistenti.
Studi e Ricerche sulla Pet Therapy nelle RSA
A sostegno di ciò che abbiamo appena detto ci sono diversi studi scientifici che dimostrano l’efficacia della PET Therapy nella cura dell’anziano. Nello specifico ci piacerebbe citare una ricerca pubblicata sul Journal of Gerontological Nursing che ha evidenziato quanto gli anziani che partecipavano regolarmente a sessioni di Pet Therapy mostravano un miglioramento significativo dell’umore e una riduzione dei sintomi depressivi rispetto a quelli che non partecipavano.
Un altro studio, condotto dall’Università di Missouri, ha rilevato che la presenza di animali nelle RSA contribuiva a una riduzione della pressione sanguigna e del battito cardiaco nei residenti, indicatori di una diminuzione dello stress e dell’ansia.
Per raggiungere questi risultati è importante fare un’attenta selezione di animali addestrati che siano calmi, gentili e socievoli. Va da sé che gli animali devono essere anche ben curati, sani, ma soprattutto devono avere la personalità adatta ad interagire con persone anziane, spesso fragili e con esigenze speciali.