Scopriamo insieme quali sono i principali parassiti del cane e del gatto, quali sono le loro caratteristiche e quali problemi potrebbero comportare per l’animale.
Parassiti: le zecche
Tra i principali parassiti di cane e gatto troviamo senza dubbio le zecche. Esse sono degli antropodi appartenenti alla famiglia degli aracnidi che si nutrono del sangue dell’ospito al quale si attaccano.
Le specie che infestano i nostri animali domestici sono diffuse più o meno in tutta Europa e vengono definite “zecche dure”.
Possiamo dire che questa specie infestante si trova pressoché ovunque. Il loro habitat naturale sono i boschi e i campi erbosi, ma si sono col tempo adattate anche alle fattorie, ai giardini, ai parchi pubblici, ai canali, ecc. Non è difficile nemmeno trovarle su balconi e terrazze.
Il ciclo vitale delle zecche si divide in: uovo, larva, ninfa e adulto. Solitamente le larve e le ninfe sono presenti in primavera e in autunno, mentre gli adulti in estate. Tuttavia, se le condizioni ambientali sono favorevoli possono essere attive tutto l’anno.
Le zecche possono trasmettere malattie anche gravi all’animale, come l’ehrlichiosi e la babesiosi.
Le pulci
Un altro parassita molto diffuso è la pulce. Questi sono insetti ematofagi che infestano quasi ogni specie di mammifero e uccelli. È possibile trovarle anche sugli esseri umani stessi. Anche questo parassita è diffuso praticamente in tutta Europa.
Solamente gli adulti infestano gli ospiti, mentre le larve e le uova si possono trovare nell’ambiente. circa il 95% della specie è costituito dalle uova e dalle larve disperse nell’ambiente. Mentre solamente il 5% è rappresentato dagli adulti che infestano gli ospiti.
La maggior parte delle uova e delle larve che possiamo trovare negli ambienti che frequentiamo si trovano nelle cucce, sui tappeti o nei luoghi dove cani e gatti sono soliti riposare. In condizioni ambientali favorevoli il ciclo vitale delle pulci è di 14 giorni.
Parassiti: le zanzare
Le zanzare sono estremamente infestanti e utilizzano una lunga proboscide per succhiare il sangue e nutrirsene. Tuttavia, solamente le femmine sono ematofaghe e utilizzano il sangue principalmente per la riproduzione e la maturazione delle uova.
Esse si trovano principalmente in zone dove trovano ristagni d’acqua, come stagni, pozze, sottovasi, ecc.
In Italia ve ne sono almeno una dozzina di specie di interesse sanitario. Tra queste troviamo quelle portatrici della malaria mediterranea, la zanzara comune e la zanzara tigre.
I pappataci
I pappataci sono insetti simili alle zanzare, portatrici di patologie piuttosto gravi per i nostri amici a quattro zampe. Tra queste c’è la leishmaniosi, grave malattia del cane, difficile da curare e potenzialmente pericolosa anche per gli esseri umani.
Come per la zanzara, anche in questa specie solamente la femmina è ematofaga, ovvero si nutre di sangue. Esse sono generalmente attive di notte e nelle ore del crepuscolo e prediligono ambienti freschi ed umidi.
Solitamente i pappataci sono attivi da maggio a ottobre, ma con i cambiamenti climatici in corso si possono trovare anche nei mesi invernali.
Parassiti: i pidocchi
I pidocchi sono dei piccoli insetti parassiti che si nutrono del sangue dell’ospite. Tuttavia, i pidocchi che infestano cani e gatti sono una specie diversa da quella che può infestare gli esseri umani e, solitamente, non possono essere trasmessi dall’animale all’uomo.
Gli animali possono infestarsi entrando in contatto con un’animale già infestato o attraverso la condivisione di cucce, tappeti o altri oggetti.
Mosca cavallina
Infine, la mosca cavallina è una specie molto simile alla mosca domestica ma è ematofaga, ovvero succhia il sangue per nutrirsene.
Si può trovare principalmente in campagna, nelle aziende agricole e nelle fattorie. Il pizzico di questo insetto può causare irritazione cutanea e sanguinamento.