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Le conseguenze sugli animali dell’incendio in Amazzonia

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L’Amazzonia è in fiamme, brucia il polmone verde del mondo, oltre 9000 incendi divampano nella foresta pluviale del Brasile estendendosi verso il Perù, la Bolivia e il Paraguay. Gli incendi si uniscono in un unico immenso inferno, grande quanto uno stato. Le fiamme e il fumo si vedono sin dallo spazio, ma la grande foresta pluviale non è adatta al fuoco.

Le migliaia di incendi che divorano ettari su ettari sono state appiccate per lo più intenzionalmente, la stagione secca ha fatto il resto. Ma la foresta Amazzonica piange le sue vittime e tutti dovremmo prestare attenzione alle sue lacrime. Gli alberi che bruciano producono il venti percento dell’ossigeno del mondo e sotto le loro fronde brulica la vita.

L’Amazzonia e gli incendi

In Amazzonia nulla è adatto al fuoco”.

Ci sono alcune foreste nel mondo dove il fuoco è, in realtà, fondamentale. Alcuni animali considerano gli incendi essenziali per la loro sopravvivenza. Il picchio dorsonero, ad esempio, nidifica solamente nei tronchi bruciati. Al loro interno vivono i coleotteri, che nel legno bruciato vivono benissimo, e sono fondamentali nella catena alimentare del picchio dorsonero.

Amazzonia
L’incendio dell’Amazzonia

Situazione simile la troviamo in Australia, dove le foreste di eucalipto morirebbero senza incendi.

Ma in Amazzonia, invece, niente è adatto al fuoco. Gli incendi dell’Amazzonia, se naturali, sono di piccola intensità e durata, nascono al suolo e muoiono rapidamente, non intaccando l’intero ecosistema.

In pratica l’Amazzonia non bruciava da centinaia di migliaia o milioni di anni”.

Gli animali dell’Amazzonia

In Amazzonia vivono circa il 10% delle specie animali terrestri: mammiferi, rettili, anfibi e uccelli. Migliaia di specie di animali che si sono ritrovati senza casa e senza cibo. Ma come se la caveranno ora che il loro habitat è bruciato?

L’impatto che avrà tutto questo sugli animali dell’Amazzonia si dividerà in due fasi: quella a breve termine e quella a lungo termine.

Le conseguenze dell'incendio
L’incendio in Amazzonia

In generale, durante un incendio, gli animali hanno diverse scelte sul breve termine, una più disastrosa dell’altra. Possono nascondersi sottoterra o nell’acqua. Possono spostarsi o possono morire. In questo caso sono stati e saranno ancora molti gli animali a morire. Chi rimarrà dovrà vedersela con un habitat totalmente diverso. Ma, in un ecosistema non adatto al fuoco, come dicevamo prima, saranno molti quelli che non riusciranno a raggiungere la seconda fase.

Le specie che possono cavarsela e quelle che sono a rischio

In questa situazione, senza dubbio, le specie che sono abituate a muoversi veloci e a spostarsi saranno avvantaggiate, come i giaguari, i puma e le circa 1500 specie di volatili. Ma in Amazzonia vivono anche moltissime specie svantaggiate in situazioni come queste: bradipi, formichieri, rane e lucertole.

Incendio Amazzonia
Un soccorritore aiuta un armadillo vittima dell’incendio

Ma ci sono alcune specie più a rischio di altre, forse a rischio estinzione. Proprio nella parte dell’Amazzonia in fiamme era stata scoperta nel 2011 una specie di primati che vive solo in quell’area: il Titi di Milton. Così come il Tamarino di Mura, che anch’esso popola le zone minacciate dagli incendi.

Le conseguenze sugli animali dell’Amazzonia sul lungo termine

Gli effetti sul lungo termine saranno probabilmente i più catastrofici”. Tutta l’area interessata dagli incendi sarà fortemente modificata sul lungo termine. Le fronde degli alberi sono state spazzate via dalle fiamme e ora la luce del sole arriva direttamente nel sottoforesta con effetti devastanti per chi è rimasto.

Molti piccoli animali, inoltre, si sono evoluti con la capacità di mimetizzarsi tra il verde e il marrone della corteccia degli alberi, ma ora sono totalmente alla mercé dei predatori.

Se gli incendi non dovessero finire le conseguenze saranno devastanti. “Senza la foresta pluviale perdiamo il 99% delle specie”.

 


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