Il carlino è un cane sempre più diffuso nelle nostre città e che sta spopolando anche sul Web. Il suo aspetto buffo, con il muso schiacciato e gli occhi tondi, lo rende irresistibilmente comico. D’altra parte, però, il suo aspetto è anche il motivo per cui molta gente detesta questa razza.
Gli allevatori di carlini sono stati tacciati di “crudeltà” e mancanza di rispetto nei confronti del cane. In realtà, se ben allevato, il carlino non è un cane che ha particolari problemi. Certo, ci sono alcune accortezze da tenere in considerazione, come con tutti i cani a canna nasale corta.
Ma ciò non toglie che i nostri carlini possano essere cani allegri, vivaci e giocherelloni. Scopriamo di più su questa affascinante razza!
Un “piccolo leone” dalle origini antiche
Il carlino è una razza antichissima dai nobili natali. Le sue origini risalgono fino al 400 a.C, e in Cina esistono molte antiche testimonianze della popolarità di questo piccolo cane.
In queste illustrazioni gli antenati dei moderni carlini spesso appaiono con lineamenti da leone. Il muso era, in origine, meno schiacciato di adesso e anche la taglia era indicativamente più grande.
Presso le tribù mongole, questa razza era già conosciuta ed amata. I carlini erano spesso offerti in regalo come simbolo di onore e prestigio. In seguito, attorno al 1600, comincia ad essere diffuso anche in Europa, soprattutto presso le corti dei nobili.
In numerosi dipinti d’epoca si possono trovare raffigurazioni di carlini che non si discostano troppo dallo standard odierno. Nonostante la piccola taglia, il carlino è comunque un molossoide e può vantare un carattere grintoso. Il caso più emblematico è quello del carlino di Giuseppina Bonaparte, che si dice avesse in profonda avversione Napoleone. Per poter avvicinare la moglie, quest’ultimo era costretto ad attendere che il cane non fosse presente.
In Inghilterra si sviluppano le due linee di sangue che influiranno maggiormente sullo sviluppo del carlino moderno. I carlini Willoughby erano più simili ai progenitori, più alti ed esili. Al contrario, la linea Morrison era molto più bassa e tarchiata. Dall’unione di queste due linee di sangue nascono i carlini che conosciamo oggi; cani più piccoli dei loro precedessori, compatti, ma con il torace alto e le zampe robuste.
Il carlino: personalità, salute, caratteristiche
Uno dei motivi per cui il carlino è un cane così amato sta sicuramente nel suo carattere. Come abbiamo visto non si tratta affatto di un cane delicato o tutto coccole; al contrario, può dimostrare una buona dose di tenacia e di coraggio.
Soprattutto in giovane età, i carlini sono animali estremamente vivaci e giocherelloni. La loro piccola taglia e il muso corto, nelle linee di sangue ben allevate, non influisce minimamente sulla loro gioia di vivere. Nei limiti del possibile, questo cane può perfino svolgere attività sportive… ovviamente, su misura per lui.
Estremamente scherzoso e divertente, prende il nome dalla maschera di Arlecchino di Carlo Bertazzi, famoso attore italiano. Anche il carlino è eclettico, pieno di energia (magari non a livello di un border collie…) e spontaneo. Tuttavia bisogna fare attenzione a non lasciarsi sopraffare, perché il carlino ha un carattere forte e, se troppo viziato, finirà per spuntarla sempre lui.
Viziare i carlini è rischioso soprattutto per quanto riguarda la loro salute. Infatti, se un carlino ben proporzionato e in salute sarà un cane generalmente robusto e vivace, lo stesso non può dirsi di un esemplare in sovrappeso. La forma del muso e l’ossatura non sono congeniali a un eccesso di peso, quindi prestiamo sempre molta attenzione alla dieta del nostro cucciolo.
La testina del Carlino necessita di particolari cure proprio per l’aspetto rincagnato. Le rughe del muso devono sempre essere pulite attentamente, così come gli occhi. Questi ultimi possono essere soggetti ad alcuni problemi, come ulcere delle cornea o la ben più grave encefalite. Anche le orecchie sono abbastanza delicate.
Il carlino soffre effettivamente il caldo, come molte razze a muso corto… quindi è importante offrirgli sempre frescura e angoli riparati dal sole battente, limitando l’esercizio fisico alle ore più fresche.