I delfini che nuotano a due passi dai nostri porti, i canali di Venezia che pullulano di pesci, le volpi in città, i cinghiali nei paesi, le anatre nelle fontane. Gli esseri umani sono costretti a stare in casa per la quarantena, ma gli animali no. Nelle città deserte d’Italia e del mondo gli animali si riprendono i loro spazi.
Gli animali nei mari italiani
Sono girate immagini di delfini che nuotano tra i canali di Venezia. Erano un fake. Ma un fake, invece, non è la marea di pesci che solano quelle acque ritornato limpide. In realtà i pesci nei canali di Venezia ci sono sempre stati, ma non si vedevano tanto scure erano le acque. Ora, nella città deserta, senza turisti, senza gondole e, soprattutto, senza traghetti, l’inquinamento ha lasciato il posto a un’acqua più chiara, attraverso la quale possiamo tornare ad ammirare la fauna sottostante.
Se a Venezia i pesci c’erano anche prima dell’inizio della quarantena, i delfini nei porti no. Uno dei casi più eclatanti è quello del golfo di Cagliari, dove a ripopolare le acque tranquille, senza traghetti ne navi di nessun genere, è stato un intero branco di delfini. E, in alcune zone, i delfini si spingono così vicino che quasi si vedono dalla terraferma, tanto di cosa devono avere paura, se anche adesso che l’estate si avvicina le spiagge sono vuote? Sempre nel porto di Cagliari, alcuni delfini si sono spinti così vicini a terra da sfiorare le prue delle barche ormeggiate ormai da almeno un mese.
Gli animali nelle città italiane
Se i mari pullulano di vita le città non sono da meno. Sono deserte, mai avremmo immaginato di vedere le piazze così vuote, eppure se guardiamo bene sono piene di vita. Ora che non ci sono più gli esseri umani gli animali si riprendono anche quegli spazi.
A Roma due germani reali sono stati avvistati a sguazzare indisturbati nella Fontana dell’Acqua Paola. Le lepri riempiono i parchi milanesi, dopo l’ordinanza che ne vieta l’accesso a chiunque, anche ai runner. A Firenze, invece, i tassi scorrazzano indisturbati per le vie. Mentre a Como i cigni sono usciti dalle acque del lago per sgranchirsi le zampe a piazza Cavour.
E che dire dei cinghiali, tutti noi italiani li conosciamo bene. Spesso li troviamo sulle vie di montagna, ma con questa quarantena si spingono sempre più in là, tanto da trovarli sdraiati a prendere il sole nelle piazze di paese.
In giro per il mondo
Questi sono scenari che si ripetono indisturbati per tutto il globo, in un mondo in quarantena gli animali si riprendono i loro spazi un po’ ovunque. Come a volerci ricordare che il mondo andrebbe avanti indisturbato anche senza di noi.
Qualcuno si è accorto che un gruppo di capre è arrivato nella notte indisturbato a Llandundo, nel Galles, mangiando indisturbate dalle aiuole lungo i marciapiedi. Si pensava a una semplice scorribanda notturna, ma il mattino dopo le capre erano ancora lì, così come i giorni successivi. Continuano a girare indisturbate anche in pieno giorno, mangiando dalle aiuole e dai giardini e arrampicandosi un po’ ovunque in giro per la città.
È dal 25 Marzo che il parco del Kruger è chiuso al pubblico, causa Coronavirus. Il parco è famoso per i numerosi grandi felini che vi abitano. In molti si avventurano nel safari per ammirarli. Ma le immagini che il ranger Richard Sowry ha scattato in questo periodo di chiusura sono incredibili. Nel parco deserto gli animali si sono riappropriati anche degli spazi solitamente riservati agli esseri umani. E allora ecco i leoni prendersi un momento di relax sdraiati sull’asfalto delle strade, come nulla fosse.
In India alcune tartarughe marine hanno nidificato sulle spiagge solitamente piene di bagnanti. A Katmandu, in Nepal, infine, un parco chiuso e vietato agli esseri umani causa Covid-19 è diventato il parco giochi di alcuni magnifici esemplari di aquile. Dovremo imparare molto da queste immagini, quando tutto tornerà alla normalità dovremmo ricordarcene e provare a convivere nel migliore dei modi.