Nel momento più difficile, quale la morte di una persona cara, ci si può sentire soli. Una situazione delicata e spesso si vorrebbe una spalla amica su cui piangere o anche solo una vicinanza rassicurante. Per questo motivo un’agenzia funebre ha deciso di adottare un cane che dia sostegno e conforto.
L’idea è quella di sfruttare gli effetti positivi della pet therapy: la quale non è esattamente una terapia, ma la presenza dell’animale funge da supporto alle terapie o comunque influisce nel miglioramento della qualità della vita di chi la utilizza.
Gli animali scelti per queste pratiche, solitamente (sopratutto cani e gatti,) seguono prima una sorta di addestramento. Anche perchè gli animali devono imparare a stare con molte persone diverse che non conoscono, rimanere tranquilli mentre vengono accarezzati, anche per molto tempo, per questo motivo non tutti gli animali (o le razze) vanno bene.
Il cane giusto per un compito delicato
Quando ai proprietari è venuta l’idea di prendere un cane, si sono interrogati però su quale razza sarebbe stata la più adatta. Infatti ogni razza ha le sue caratteristiche: vi ricordate il boom dei cani dalmata dopo l’uscita del cartone Disney La Carica dei 101?
Un sacco di famiglie hanno dovuto o voluto comprare un dalmata per i loro figli. Peccato però che il dalmata non sia un cane adatto ai bambini piccoli, perché irruento ed estremamente vivace, sopratutto da piccolo. Per questo motivo in molti tristi casi il cane era stato riportato indietro o addirittura lasciato in canile.
Per cui l’agenzia funebre, dopo un attento vaglio delle possibilità, ha optato per scegliere un bovaro del bernese.
Mochi il cane “assunto” da un’agenzia funebre
Mochi, un cucciolo di dieci settimane, è arrivato il 14 gennaio all’agenzia funebre di Franklin nella Carolina del Nord, e ormai fa già parte dello staff, il suo compito sarà quello di supporto al dolore.
Da grande il bovaro del bernese è decisamente un cane ingombrante, la stazza è grossa, ma l’indole dolcissima. Un po’ diffidente con gli estranei, non risulta mai aggressivo ed è anche molto affettuoso. Socievole ed esuberante è in grado anche di essere paziente e fedele amico nel momento del bisogno.
“Era un sogno che avevo da molto tempo, da dieci anni per l’esattezza», ha parlare è l’amministratrice dell’agenzia funebre di Franklin, Tori McKay. “Il bovaro del bernese è un cane molto leale, affettuoso e gentile, ed è sempre stata la mia prima scelta per un cane da terapia del dolore”.
Mochi dovrà anche seguire una sorta di “tirocinio”, infatti sarà ufficialmente operativo solo dopo un corso di addestramento che farà ad Acherville, specifico per la pet therapy. Una volta cresciuto potrà effettivamente dare un supporto emotivo alle famiglie in lutto che si recano all’agenzia funebre.
Anche se si sta ancora ambientando, ha già portato un netto cambiamento nel clima dell’agenzia. La sola presenza in ufficio infatti è stata di aiuto non solo per i clienti, ma anche per i dipendenti. Infatti avere a che fare con un lavoro così delicato, alla lunga, può anche influire sull’umore dei dipendenti e trovare un sostegno adeguato è fondamentale.
Mochi, semplicemente socializzando e scodinzolando per l’agenzia funebre, ha portato il sorriso a tutti. Ansiosi di vederlo operativo una volta “diplomato” come cane di supporto, chi lo incontra può già beneficiare delle sue dolci coccole.