Un ottimo modo per prendersi cura del proprio cane è tutelare e assicurare la sua salute fin da cucciolo e appena entrato in una nuova famiglia.
Chiariamo subito un aspetto spesso dibattuto: non esistono vaccinazioni obbligatorie a norma di legge in Italia nel senso che, se il proprietario non le esegue, non vi è alcuna sanzione amministrativa o altro. Esistono al contrario alcune profilassi obbligatorie se decidiamo di viaggiare all’estero insieme al nostro amico a quattro zampe.
Il vaccino aiuta il cane e chi gli sta attorno
Sono diversi i motivi che possono far propendere a favore del vaccino per il proprio cane. Infatti molti lo ritengono indispensabile al fine di tutelare la sua salute, degli altri cani e degli esseri umani, soprattutto per quelle malattie che si trasmettono anche agli uomini.
Questo è il motivo per cui molti stati esteri li richiedono come obbligatori nel momento in cui si decide di far entrare un cane nel loro paese.
Solitamente il cane viene vaccinato da cucciolo, a partire dai due mesi di vita, con successivi richiami. Tuttavia se viene adottato un cane adulto è possibile vaccinarlo, avendo cura di controllare con il veterinario la sua condizione.
Esistono vaccini trivalenti, pentavalenti, septavalenti, ovvero, vaccini che con un’unica somministrazione inoculano nell’organismo più ceppi virali. Questa scelta dipende di solito dal veterinario.
Come anticipato, dunque, la legge italiana non prevede che ci siano vaccini obbligatori per i cani all’interno dei propri confini. Tuttavia, coerentemente con le linee guida internazionali promosse dal Vaccination Guidance Group (VGG) della World Small Animals Veterinary Association, esiste un gruppo di vaccini definiti “core” che tutti i cani e tutti in gatti, indipendentemente da dove vivono nel mondo, dovrebbero effettuare.
L’associazione dei veterinari ha individuato tre malattie che per gravità ed effetti sono considerate pericolose al punto che, per prevenirle, la soluzione ottimale risiede nella vaccinazione. Si tratta di: Cimurro, Adenovirosi e Parvovirosi.
Cimurro
Il Cimurro è una malattia che colpisce il sistema respiratorio, nervoso e gastroenterico. Solitamente viene somministrato ai cuccioli già svezzati oppure, in alternativa, agli adulti che trascorrono un lungo tempo in compagnia di altri animali. Anche in questo caso sono necessari i richiami. Si tratta di una malattia molto grave che può portare anche alla morte dell’animale.
Adenovirosi
L’Adenovirosi di tipo 1 causa una malattia che, per i cani, è molto pericolosa: se riconosciuta troppo tardi può portare alla morte del nostro animale domestico e l’unica forma di prevenzione possibile è rappresentata dal vaccino. Viene somministrato a partire dai 3 mesi di età del cucciolo, infatti proprio il periodo entro il primo anno di vita è quello durante il quale i cani sono esposti ad un rischio maggiore.
Parvovirosi
Il vaccino contro la parvovirosi è utile per prevenire il contagio di una patologia piuttosto seria, la gastroenterite emorragica.
Contro la Parvovirosi sono sempre necessari i richiami, a distanza di un tempo variabile a seconda dei casi. Il primo vaccino deve essere fatto dopo i primi due mesi di vita e poi dopo il terzo mese. Per alcune case farmaceutiche è necessario un richiamo dopo quattro mesi e mezzo. Il vaccino deve essere ripetuto ogni anno e ne esistono di due tipi: uno a virus spento ed uno attivo. Quest’ultimo deve essere praticato quando il cane ha già compiuto 5 settimane.
Vaccini obbligatori se si viaggia all’estero
Tuttavia, se non esistono vaccini obbligatori per i cani che risiedono stabilmente in Italia con le loro famiglie, il discorso è differente per chi volesse andare all’estero con il proprio animale domestico.
Infatti, uno degli obiettivi dell’One Health Commitee della WSAVA e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale è quello di eliminare la rabbia canina entro il 2030. In quest’ottica è stato introdotto l’obbligo vaccinale contro questa patologia.
Circa i costi, in generale questi variano leggermente da regione a regione. Dobbiamo distinguere tra costo del vaccino in sé stesso, ovvero quello che pagheresti se lo comprassi in farmacia, e quello che paghi dal veterinario. Tuttavia in media possono partire dai 20 Euro fino ad arrivare a circa 50.