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Chi era il gatto di bordo

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Oggi vogliamo fare un tuffo nel passato per raccontare quello che un tempo era un lavoro felino molto diffuso: il gatto di bordo. Scopriamo insieme chi era il gatto di bordo e quali erano le sue mansioni quando veniva ingaggiato dalle grandi navi.

Gatto e uomo: un’amicizia che è iniziata con l’inizio della civiltà

Innanzitutto, dobbiamo dire che quella tra gatto ed essere umano è un’amicizia che va avanti da millenni, sin dagli albori della civiltà umana.

Ma non si tratta solamente di amicizia, ma di una vera e propria collaborazione. I primi insediamenti umani hanno trovato utili i servigi dei piccoli felini, che allontanavano i topi e altri piccoli animali da coltivazioni, luoghi pubblici e navi. D’altro canto, nemmeno i gatti disdegnavano questa amicizia, in quanto trovavano sempre un pasto pronto e un buon rifugio dove riposare.

Si ritiene che questa amicizia sia iniziata 12.000 anni fa, quando i gatti furono attirati dalle coltivazioni dei primi insediamenti umani, in Mesopotamia. Gli esseri umani scoprirono subito che questo piccolo felino non era un problema, tutt’altro… esso teneva alla larga i roditori.

La diffusione del gatto di bordo nel Mediterraneo e i viaggi in mare

Dopo la Mesopotamia i gatti rafforzarono la loro amicizia con gli esseri umani con gli Egizi e i Fenici. Sebbene, come sappiamo, gli Egizi li veneravano come Dei, furono i Fenici ad assegnargli il titolo di gatto di bordo.

Gatto di bordo
Gatto di bordo

Con questo compito importantissimo i gatti iniziarono a viaggiare a bordo delle navi, diffondendosi in tutto il Mediterraneo.

Tuttavia, sebbene alla fine i Fenici abbiano fatto un grande lavoro, portando i gatti in ogni porto ed insegnando a tutti gli esseri umani quanto essi siano preziosi, all’epoca non avevano una bella nomina.

Fenici: popolo di navigatori, commercianti e… ladri di gatti

I Fenici erano un popolo di commercianti e di grandi navigatori. Lo sappiamo tutti: lo abbiamo studiato a scuola. Ma c’è una cosa che non sappiamo: all’epoca i Fenici erano anche conosciuti come ladri di gatti.

Essi, infatti, erano soliti rubare i gatti dai porti egizi per portarli sulle navi e affidargli il ruolo di gatto di bordo.

La prova di tutto ciò sta anche in uno studio sui gatti di tutto il bacino del Mediterraneo e non solo. Lo studio sul DNA dei gatti, infatti, ha riportato che quelli che abbiamo oggi in Italia e in tutti i paesi del Mediterraneo sono i discendenti dei gatti egiziani. Ma non solo, lo studio del DNA ha portato alla luce discendenti di quei felini che svolgevano il ruolo di gatto di bordo, che oggi si trovano, addirittura, in Nord Europa.

Il gatto di bordo: compiti e mansioni

Uno dei più grandi problemi delle navi del passato (ma anche di quelle odierne) è la presenza dei topi. Questi creano danni incalcolabili: rosicchiano il cordame e il legno, divorano le provviste e rovinano il carico. In tempi più recenti rosicchiano anche i cavi elettrici.

Gatto di bordo
Gatto di bordo

Quindi, il compito principale del gatto di bordo è quello di tenere sotto controllo la diffusione dei topi sulle imbarcazioni.

Tuttavia, i Fenici non venivano soprannominati ladri di gatti solo per questo. Oltre a utilizzare l’animale come gatto di bordo, infatti, i Fenici erano soliti rivenderli nei vari porti dove attraccavano come animali esotici. È anche per questo che si sono diffusi in tutta Europa.

Il ruolo del gatto di bordo nei tempi si è evoluto, anche se il suo compito principale è rimasto quello di combattere i roditori.

Gatto di bordo diventato celebrità

Alcuni gatti di bordo in tempi più recenti sono diventati delle vere e proprie celebrità. È il caso di Blackie il gatto che fu salvato dalla Prince of Wales mentre stava affondando e che è stato immortalato anche con Churchill.

O Simon, il gatto di bordo della HMS Amethyst, che affrontò la guerra e rimase ferito durante l’attacco del Fiume Azzurro, nel 1949. Alla fine della guerra venne decorato con la Medaglia Dickin.


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