Oggi una notizia dedicata alla tutela dei nostri amici cani. Nello Stato di New York stanno per vietare la vendita diretta di animali nei negozi, in particolare dei nostri amici Fido. Sarebbe una decisione presa dalla governatrice Kathy Hochul che vuole combattere la vendita clandestina di animali. Scopriamo insieme la news.
New York in tutela degli animali
Si chiama Puppy Mill Pipeline ed è una proposta di legge bipartisan dedicata a combattere la vendita clandestina di animali e gli allevamenti intensivi di cuccioli. Un provvedimento fortemente voluto dagli animalisti attivisti del settore in USA, ma anche dalla governatrice dello Stato di New York Kathy Hochul.
Nonostante sia una cosa molto sentita, Hochul sta ancora decidendo se firmare o meno la proposta, perché, purtroppo, c’è ancora qualcuno che non è d’accordo.
Cosa accadrebbe con questa nuova legge?
Con questo nuovo provvedimento legale, lo Stato di New York istituirebbe il divieto di vendita di cuccioli di cane, gatto e coniglio. I negozi di animali quindi – per altro molto famosi e folkloristici – potrebbero chiudere in massa.
Subito sono partite le proteste dei commercianti che sono sicuri di non potersi permettere di tenere aperti i loro negozi solo per la rivendita del cibo o dei suppellettili per gli amici a 4 zampe. “Non possiamo restare aperti ogni giorno a vendere solo pesci rossi e croccantini”, questa una delle dichiarazioni riscontrate durante un sit-in dello scorso settembre.
Cosa farà la governatrice di New York? Lo vedremo presto perché la firma dovrà essere posta in calce entro fine anno. Intanto le polemiche aumentano, come anche i servizi tv e delle reti online dedicati alla piaga delle puppy mills.
New York e Puppy mills
Facciamo un attimo chiarezza sulla legge. A proporla è stata uno dei membri dell’Assemblea del Parlamento di New York: Linda B. Rosenthal.
L’obiettivo sarebbe quello di mettere un freno agli allevamenti intensivi di cani, gatti e conigli finalizzati solo al profitto e non al vero e proprio benessere degli animali. Altro obiettivo è quello di spingere le persone ad adottare i cuccioli o i cani che non hanno famiglia (al di là del loro pedigree).
Quella dei puppy mills infatti è una vera e propria piaga per New York e i negozi di animali sono dei veri e propri trafficanti (non tutti ovviamente, ma per mettere un freno al fatto la legge deve essere uguale per tutti). Nel prossimo paragrafo vediamo che cos’è nello specifico la piaga delle puppy mills.
Traffico di cuccioli dall’Est Europa
In pratica la cosiddetta piaga dei puppy mills riguarda il traffico di cuccioli negli Stati Uniti e in Australia dai paesi dell’Est Europa. Un mercato che purtroppo non accenna a conoscere crisi e genere ogni anno profitti stratosferici.
Alimentando questo sistema permettendo la vendita fisica dei cuccioli, si arriva purtroppo anche a vendere animali a persone che li maltrattano e a loro volta li rivendono online su siti clandestini. Mettendo un freno all’esportazione e alla vendita nei negozi fisici, New York vuole dare un primo taglio alla catena di soprusi dei cuccioli.
New York non è sola!
Questa legge, se verrà approvata, non sarà certo la prima di questo tipo. Altri paesi nel mondo hanno già vietato, anche per problematiche igieniche, la vendita fisica di cuccioli di cane, gatto e coniglio.
Soprattutto dopo il Covid, si è approfittato del tema pandemia per far luce su questo argomento e su come molti animali siano stati lasciati a loro stessi o maltrattati in contesti anche di viaggio da uno stato all’altro poco sicuri e sani.
Speriamo davvero che anche il grande stato statunitense riesca a vincere questa battaglia in onore e per la salvaguardia dei nostri piccoli amici a 4 zampe.