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Psicologia canina: cosa pensa Fido

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Oggi scopriamo alcuni aspetti della psicologia canina. Un modo per metterci in contatto con l’intelligenza del nostro amico a 4 zampe.

La psicologia canina e il comportamento del cane

Il fatto che il nostro Fido sia intelligente è ormai ben assodato, ma spesso ci chiediamo cosa accada nella sua mente, come sia in grado di elaborare esperienze, emozioni, attimi.
La psicologia canina ci dà, a questo proposito alcune risposte molto interessanti. Una tra tutte quella dello psicologo e ricercatore americano Stanley Coren che ha affermato che l’intelligenza del cane è profondamente sviluppata. Lo studioso l’ha addirittura paragonata a quella di un bambino di 3 anni.
psicologia canina
La psicologia canina ci dice che il cane è intelligente e prova emozioni simili alle nostre.
Tutto è legato al comportamento di Fido. Infatti, il nostro amico peloso non è dotato di linguaggio verbale, ma attraverso quello non verbale riesce a dimostrarci il suo affetto e i suoi bisogni in ogni momento.
La psicologia canina, inoltre, oscilla tra le scienze cognitive e quelle veterinarie, studiando e analizzando non solo il comportamento del cane, ma anche la relazione con l’umano.

Gli stati dell’intelligenza canina

Sono stati individuati quattro tipi di intelligenza canina. Prima di tutto c’è la loro intelligenza istintiva, quella rappresentata da ciò che un cane è in grado di fare dalla nascita, grazie appunto al suo istinto.
C’è poi un’intelligenza adattiva che indica ciò che un cane impara a fare da solo, attraverso le varie esperienze vissute. Un esempio è la risoluzione dei problemi.
La terza intelligenza è quella funzionale. L’animale impara molte cose dai suoi simili o dagli umani ed immagazzina queste informazioni nel suo cervello riuscendo a riutilizzarle nel momento del bisogno. Si tratta dell’intelligenza legata all’educazione e all’apprendimento.
Infine, il cane ha un’intelligenza di tipo spaziale, che racchiude in sé l’insieme delle capacità di orientarsi nello spazio.
l’intelligenza istintiva, quella adattativa, quella funzionale e quella spaziale.

Fido può contare…

Esatto, il nostro cane è in grado di contare. Non molto, al massimo fino a 5, ma questa capacità lo aiuta a capire i tempi del padrone e a gestire i suoi nella sua evoluzione.
Non solo. La psicologia canina ci dice che Fido può apprendere circa 160 vocaboli e può risolvere anche semplici problemi, trovando stratagemmi adeguati all’obiettivo che si impone o che gli viene richiesto.
Insomma, la sua mente è in grado di viaggiare lontano, proprio come la nostra. Può evolversi e anche sognare oltre che pensare. Infatti, spesso durante il sonno pensa alle situazioni a lui familiari e si ritrova in luoghi familiari, come il parco o la piazzetta dove lo porti a fare i suoi bisogni ed incontra gli altri suoi amici cani.

Psicologia canina: sogni ed emozioni

Associati a questi viaggi della mente, spesso ci sono segnali sonori o persino movimenti. A volte si tratta di movimenti delle zampe, oppure nel caso dei cuccioli di movimenti legati alla suzione del latte.
Il nostro cane prova emozioni, proprio come noi. Può sentirsi felice, impaurito o triste.
psicologia canina emozioni
Il cane può essere felice, arrabbiato o triste. La psicologia canina ci racconta cosa passa nella mente di Fido attraverso i suoi comportamenti.
Comprende i nostri richiami e i nostri silenzi. Spesso, quando lo rimproveriamo, si nasconde, proprio come farebbe un bimbo. Se vede che siamo tristi, fa in modo di consolarci con la sua presenza.
Il nostro cane capisce il nostro nome e riconosce il tono di voce di chi lo sta chiamando. Non solo, proprio da come pronunciamo il suo nome capisce se siamo felici oppure arrabbiati. Nel primo caso, il nostro amico peloso sarà giocoso e pronto a starci accanto, nel secondo potrebbe spaventarsi e avvicinarsi per chiederci scusa.
Insomma, Fido prova empatia ed è capace di confortarci quando ne abbiamo bisogno. Riesce a mettersi nei nostri panni e a prendere le nostre difese quando sente che siamo in una situazione di pericolo.
Il cane riesce a sfruttare i propri strumenti comunicativi. In questo modo cerca di ottenere ciò che desidera. Un esempio è quando piange o si lamenta senza un reale motivo: sa bene che attirerà la nostra attenzione e sfrutta questa consapevolezza, quando gli è necessario.

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