Ormai è da oltre un anno che il mondo combatte contro la pandemia da Covid-19. Una guerra fatta di restrizioni, coprifuoco, mascherine e, per lo più, dal buon senso delle persone. Una guerra che si combatte nei laboratori, dove si creano i vaccini, dove si studiano le varianti. Una guerra dove il nemico è invisibile, ma c’è e divide le famiglie, porta via gli affetti più cari. Ma c’è una ferita che nessuno nota, una ferita che passa in secondo piano, nella valanga di dolore che ci travolge ad ogni nuovo lutto. Sono gli animali orfani del Covid. Quelli che hanno visto portare via il proprio amico umano in ambulanza e non lo hanno più visto tornare. Che fine hanno fatto tutti loro? Dove sono i cani e i gatti delle vittime del Covid?
Non sempre i familiari possono accoglierli
La risposta sarebbe semplice: sono a casa dei familiari della vittima. Sono rimasti nella stessa loro abitazione, insieme a coniugi, figli, nipoti. O forse qualcuno lo ha preso in carico, perché in quella vecchia ormai non c’è più nessuno. La porta è stata chiusa un’ultima volta, mentre l’ambulanza correva verso l’ospedale e non è stata mai più riaperta.
Ora quei cani e gatti orfani per il Covid hanno una nuova casa, un nuovo padrone, qualcuno che già conoscevano, che vedevano di tanto in tanto. Aspettano ancora, davanti alla porta il loro amico umano che non tornerà mai più. Sono orfani del Covid, ma stanno bene.
Sfortunatamente non sempre è così. Non sempre i familiari delle vittime del Covid possono accoglierli. E non è mancanza di amore, le motivazioni possono essere tante.
La campagna d’adozione
Le adozioni si sono moltiplicate dall’inizio della pandemia. Speriamo di non vedere ben presto anche un’impennata degli abbandoni, per il momento siamo molto fiduciosi.
Le adozioni sono aumentate per la pandemia ci ha fatto conoscere un altro mostro subdolo e tremendo: la solitudine. Con la pandemia anche chi pensava di non volere un animale in casa ha scoperto che il loro amore può renderti la vita molto più piacevole, anche in quarantena.
Le associazioni di volontariato hanno puntato tutto su una speciale campagna d’adozione che ha toccato il cuore di tutti coloro che cercavano un nuovo peloso d’amare: le adozioni del cuore, le adozioni degli animali rimasti orfani per il Covid.
“Il dolore, come l’amore, non conosce confini di specie. I nostri amici animai hanno sofferto e soffrono come noi. Con la pandemia, un mondo di relazioni e di affetti è entrato in crisi. Per ricostruirlo dobbiamo pensare anche agli animali ed evitare che paghino alla sofferenza un ingiusto tributo”.
La Leidaa per gli orfani del Covid
In particolar modo, a mobilitarsi su questo fronte è stata la Leidaa (la Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente).
“È di questi animali che si dovrebbe ricordare chiunque voglia allargare la famiglia con un amico a quattro zampe. Adottate, perché l’amore non si compra!”
“Gli animali rimasti soli durante la pandemia, che hanno sofferto e soffrono l’assenza dei loro amici umani, lo sconvolgimento delle abitudini, il disorientamento”.
Non solo orfani
La Leidaa è scesa in campo sin dai primissimi giorni in cui la pandemia ha bussato alle nostre porte. Inizialmente non si trattava di trovare una nuova casa agli animali rimasti orfani, ma di aiutare coloro che, a causa delle quarantene e della malattia, non potevano prendersi cura adeguatamente del proprio animale domestico.
Tuttavia, purtroppo, le adozioni non sono tardate ad arrivare.
La Leidaa è scesa in campo offrendo aiuto a tutti coloro che lo chiedevano, per portare gli animali dal veterinario, per fargli fare una passeggiata o perché la crisi economica non consentiva loro di pensare al loro sostentamento.
“Chi è colpito, direttamente o perché si sono ammalati i suoi cari, in molti casi ha serie difficoltà a gestire gli animali da compagnia. Basti pensare alla situazione dei pazienti positivi e in quarantena, a volte famiglie intere, che non sanno a chi affidare il proprio cane per farlo uscire o portarlo dal veterinario”.
La Leidaa è stata presente in tutte le fasi dell’emergenza e ora chiede ancora di adottare. Adottare, perché ci sono ancora tantissimi animali rimasti orfani che cercano un nuovo umano da amare. La pandemia ha tolto loro tutto, ma possono ancora tornare a scodinzolare felici.