“Io stregato dagli elefanti, una comunità dove da secoli comandano le madri”, Mark Linfield ci racconta la sua esperienza con questi incredibili animali. Gli elefanti sono davvero stupefacenti. La loro comunità è unica e le loro qualità sono conosciute all’uomo anche se spesso sottovalutate. Non per niente si dice “memoria da elefante” e ricordiamoci che essi sono tra i pochi esseri viventi, oltre all’uomo ad avere coscienza di sé stessi!
Ecco la comunità degli elefanti
Su Disneynature è uscito il film documentario di Mark Linfield, disponibile anche su Disney+, dove segue l’avventura di una comunità di elefanti, lungo una migrazione di centinaia di migliaia di chilometri. È la storia di un’elefantessa di 40 anni, Shani, e del suo cucciolo Jomo. Insieme seguono Gaia, la matriarca del gruppo. Sì, perché le comunità degli elefanti sono guidate dalle elefantesse, dalle madri.
Sono le donne, infatti, a comandare, a prendere le decisioni importanti, a trovare l’acqua e il cibo e a proteggere i più piccoli durante tutto il tragitto.
“Gli elefanti sono incredibilmente interessanti. Le persone ne rimangono sorprese quando vedono il film perché ciascun esemplare ha una propria personalità. Per non parlare della loro interessante struttura sociale, dove a guidare sono le donne: sono loro che prendono le decisioni importanti per difendere la vita della propria famiglia.
È stato interessantissimo passare il tempo con loro. Sorprendente la solidarietà della famiglia, la forza straordinaria che tutti hanno per proteggersi gli uni con gli altri, per esempio dai leoni quando stanno per essere attaccati o il sostenersi a vicenda quando uno di loro è in difficoltà. È davvero emozionante”. Racconta Mark Linfield che per girare il docufilm ha visto da vicino una comunità di elefanti e vissuto attimi indimenticabili con loro.
Perché si dice “memoria da elefante”?
Gli elefanti hanno una memoria straordinaria. Il loro punto di forza è il passaggio di informazioni da una generazione all’altra. Gli anziani, con una saggezza incredibile, insegnano ai giovani a compiere il lungo viaggio verso l’acqua.
Nel caso specifico di questa comunità di elefanti il viaggio è attraverso il deserto del Kalahari, partendo dal delta dell’Okavango, fino al fiume Zambesi, per poi tornare indietro, nel cuore dell’Africa meridionale. Devono intraprendere il viaggio quando le temperature non sono ancora troppo alte e le pozze d’acqua non si sono ancora asciugate.
Un viaggio incredibile tramandato di generazione in generazione. Ed affrontarlo assieme a loro è un’emozione indescrivibile.
“Circa 15 anni fa stavo girando un documentario in Botswana e abbiamo filmato degli elefanti che lottavano in una tempesta di sabbia. Una scena che mi ha colpito così tanto che mi sono detto che prima o poi ci sarei tornato per girare un intero film per raccontare di questa incredibile migrazione degli elefanti in Africa. Solo lì sono liberi di spostarsi per così lunghe distanze rispetto ad altri luoghi dove ci sono coltivazioni e vengono spesso uccisi. Per questo per me raccontare la loro storia è stata un’opportunità unica”, spiega ancora Linfield.
L’intelligenza degli elefanti
Gli elefanti sono altresì estremamente intelligenti. Lo si evince da quello che sono in grado di fare e anche se spesso vengono ironicamente considerati buffi e goffi (il grande e grosso elefante che ha paura del piccolo topino) sono una specie dalle mille sorprese.
Avevamo già detto in passato che gli elefanti sono tra i pochi animali che hanno coscienza di sé. Essi, infatti, hanno brillantemente passato il famoso test degli specchi, riconoscendo la propria immagine riflessa.
Ma la loro intelligenza sembra essere estremamente particolare e complessa e lascia esterrefatto il regista. “È come se avessero un’intelligenza basata sulla saggezza delle generazioni passate. Sono in grado di anticipare gli eventi che stanno per accadere a centinaia di chilometri, di capire quando è il momento giusto di andare o dove trovare pozze d’acqua nel mezzo del deserto e ti chiedi come facciano a saperlo.
Hanno un’intelligenza diversa dalla nostra, particolare, conoscono le distanze, la strada, i pericoli, il cambio delle stagioni, prevedono le cose”.