giovedì, Novembre 21LEGA DEL CANE - SEZIONE DI CARBONIA
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Prendersi cura di un gatto anziano

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Sfortunatamente i nostri piccoli amici pelosi hanno una vita molto più breve della nostra. Nella nostra vita potremo trovarci a condividere alcuni decenni con tre, quattro o cinque cani o gatti. Ma dobbiamo sempre ricordiamoci che per loro, invece, noi siamo unici. Saremo il loro unico fedele amico per tutta la loro breve esistenza, dalla tenera età sino alla fine. Vedremo scorrere veloci (per i canoni umani) tutte le fasi della loro vita, e in men che non si dica il nostro tenero cucciolo sarà già un anziano micione.

L’invecchiamento del gatto

Un gatto “diventa maggiorenne” più o meno a un anno di vita e da lì in poi la sua giocosità inizia gradualmente a diminuire. Anche se ovviamente dipende sempre dal carattere, ci sono tanti esseri umani che rimangono bambini tutta la vita.

Cucciolo e gatto anziano
La vita del nostro gatto da cucciolo a gatto anziano

Trascorrerà i successivi 10 anni nel pieno delle sue forze, affrontando l’età fertile e diventando adulto. Alla soglia degli 11 anni il nostro gatto compirà quelli che per noi sono 60 anni. Questa soglia, chiamata senilità, decreterà il suo raggiungimento dell’età anziana.

Da qui in poi il nostro gatto anziano avrà bisogno di più cure e attenzioni e di qualche giretto extra dal veterinario. Ma questo non vuol dire che la sua vita sta giungendo al termine. L’età anziana potrà durare tanto quanto quella giovanile, superando tranquillamente i 20 anni, che in età umana sarebbe attorno alla soglia dei 100 anni.

Creme Puff è la gatta più longeva del mondo, nata nel 1967 e morta nel 2005, all’età di 38 anni. Ma non è così raro trovare gatti che sfiorano la soglia dei 30 anni, che in età umana sarebbero circa 150. Ma detto ciò, quindi, come facciamo a prenderci cura di un gatto anziano?

I cambiamenti in casa

Presto o tardi dovrete adattare la casa ad alcune nuove esigenze del vostro gatto. Con la vecchiaia, infatti, esso potrebbe iniziare ad avere problemi d’udito e di vista, nonché accentuare il suo lato abitudinario, che nel gatto è già di per sé importante.

Gatto anziano
Il gatto incomincerà a mostrare i primi sintomi dell’età anziana

Anche se il gatto anziano dormirà molto di più cerchiamo di mantenerlo il più possibile attivo. Anche se preferirà trascorrere lunghe ore a dormire nella propria cuccetta, non dimentichiamoci mai di dedicare del tempo a lui, giochiamoci, accarezziamolo e ricordiamogli che ci siamo sempre.

La pigrizia lo porterà anche a farsi meno le unghie e il tiragraffi potrebbe diventare inutile, tanto più che esse diventeranno anche estremamente fragili.

Cerchiamo un luogo comodo e di facile accesso per tutto l’occorrente del gatto: una comoda lettiera, le ciotole per il cibo e per l’acqua, la cuccetta. Tutto deve essere di facile accesso per rendere la vita del gatto il più confortevole possibile.

Alimentazione del gatto anziano

Proprio a proposito del cibo troveremo le differenze più sostanziali. Innanzitutto potremmo iniziare a cambiare la normale alimentazione del nostro gatto con una specifica per gatti anziani. Inoltre, i suoi gusti diventeranno più esigenti e potrebbe iniziare a rifiutare ciò che prima amava di più.

Gatto anziano
Le esigenze di un gatto anziano

Anche se ci sembra ancora in ottima forma il nostro gatto anziano avrà bisogno di nutrienti che prima non richiedeva. Pian piano, infatti, le sue ossa, le sue gengive ed anche i suoi organi interni, inizieranno a risentire dell’età che avanza.

Per quanto riguarda i denti e le gengive, queste potrebbero essere tra i primissimi sintomi dell’età anziana. Così il cibo secco potrebbe iniziare a diventare un supplizio. Prediligiamo, quindi, il cibo umido, fino ad arrivare, addirittura, al paté, perché anche i bocconcini inizieranno ad essere un problema. Oltre che dal punto di vista dell’alimentazione, stiamo attenti all’igiene orale del nostro gatto anziano, con prodotti specifici e con controlli frequenti dal veterinario. Quest’ultimo, infatti, potrà somministrare antinfiammatori e antidolorifici e optare anche per la rimozione di qualche dente.

La salute del gatto anziano

Infine, denti, gengive, vista e udito non saranno più l’unico problema, ma con l’avanzare dell’età il nostro micio sarà più predisposto a diversi tipi di malattie. Per questa ragione i controlli dal veterinario dovranno aumentare e, noi in primis, dovremo stare attenti a ogni sintomo o cambiamento.

Pelo gatto anziano
Nemmeno il pelo sarà più lo stesso nel nostro gatto anziano

L’inappetenza, ad esempio, potrebbe essere sintomo di problemi ai reni, al fegato o allo stomaco. Mentre una sete eccessiva potrebbe essere il primo segnale del diabete. Anche le ossa saranno più fragili e cadute o movimenti bruschi potrebbero portare a qualcosa di più grave.

Infine, nemmeno il suo splendido manto sarà più lo stesso. Questo perderà la sua lucentezza e potremo notare “sintomi” prettamente umani, come qualche pelo bianco dove prima non c’era o un colore più spento. Esso sarà, infine, più fragile e il nostro micio con tutti gli altri problemi che già ha, potrebbe lesinare sull’igiene. Perciò toccherà a noi spazzolarlo, ma con estrema delicatezza e gentilezza e magari con una spazzola più morbida, dacché anche la cute potrebbe risentire della vecchiaia.


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