sabato, Novembre 23LEGA DEL CANE - SEZIONE DI CARBONIA
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Come gli animali si sono evoluti adattandosi all’uomo

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Addomesticare un animale vuol dire adattarlo alla vita di casa, assieme all’uomo, condividendo usi e abitudini, oltre che lo stesso habitat. Ma come erano questi animali senza l’uomo? Ormai moltissimi animali si sono abituati alla presenza dell’uomo e viceversa. Non solo i più comuni gatti e cani, ma tutte quelle specie animali che vivono indisturbati nelle nostre città o centri abitati, come merli, passeri, colombe, piccioni, lucertole, topi, insetti, gli animali della fattoria, ecc, sono innumerevoli le specie che vivono a stretto contatto con l’uomo.

Il primo animale ad essere addomesticato

Si ritiene che il primo animale ad aver abbandonato la vita selvaggia sia stato proprio il migliore amico dell’uomo, il cane, addomesticato addirittura 100.000 anni fa. Anche se i primi esempi concreti di addomesticazione del cane risalgono tra i 18.800 ed i 32.100 anni fa. L’addomesticazione del cane avvenne molto prima che l’uomo divenisse agricoltore e coltivatore, quando ancora le popolazioni umane si limitavano a cercare e raccogliere. Il cane è in realtà il diretto discendente del lupo, sono proprio alcuni esemplari di quest’ultimi ad aver abbandonato i boschi impervi e ad aver trovato un ambiente decisamente più accogliente negli insediamenti umani. Da lì le due specie hanno iniziato a prendere due strade diverse, evolvendosi in maniera totalmente diversa.

L’allevamento

Quando l’uomo divenne una specie sedentaria ed iniziò a praticare l’allevamento, circa 10.000 anni fa, furono molte le specie che iniziò ad addomesticare, come mucche e pecore. Nello stesso periodo l’uomo iniziò ad addomesticare anche i cinghiali selvatici, dando vita ad una nuova specie, l’attuale maiale, la cui diffusione fu decisamente veloce e repentina. L’addomesticazione dei cavalli, invece, risale a tempi assai più recenti. I primi, infatti, risalgono tra i 3.500 ed i 4.000 anni fa, nonostante il cavallo più vecchio che sia mai stato ritrovato è un esemplare mummificato risalente a 700.000 anni fa. Nonostante la sua addomesticazione sia stata tra le più recenti, quella del cavallo è stata anche la più travolgente. Ad oggi, infatti, esiste solamente una razza di equini considerata ancora “selvaggia”, i cavalli di Przewalskii.

I gatti

Storia molto diversa quella dei gatti, in quanto sembra che questi adorabili piccoli felini non siano stati addomesticati dall’uomo, ma siano stati loro stessi a decidere di semplificare la loro vita condividendola con l’uomo. Alcuni studi dimostrano, infatti, che gatti ed esseri umani abbiano convissuto per migliaia di anni gli uni al fianco degli altri senza essere stati mai veramente addomesticati. Inoltre, questa vicinanza non ha portato a sostanziali cambiamenti dei loro geni. Ciò vuol dire che i gatti non sono stati addomesticati e non hanno assolutamente mutato il loro aspetto od il loro carattere per l’uomo, si sono solamente trovati perfettamente al loro agio nell’ambiente umano così come erano. È per questo che il gatto non ha un padrone umano, al massimo l’essere umano con cui condivide la casa è un suo amico, un suo pari. Si pensa che le prime convivenze umani-felini siano avvenute nella culla della civiltà umana, in Mesopotamia, dove i gatti si avvicinarono senza problemi ai primi villaggi umani, scoprendoli accoglienti e ricchi di risorse. D’altra parte gli uomini scoprirono il vantaggio di condividere il territorio con i gatti, i quali allontanavano roditori e piccoli rettili da abitazioni e raccolti.

Gli ultimi animali che hanno scelto la vita urbana

Ancora oggi sono in molte le specie che scoprono la vita urbana, preferendola a quella selvaggia, che questi siano ben accetti dall’uomo o meno poco importa, loro sanno adattarsi. Un esempio sono le cimici dei letti, insetti fastidiosissimi e difficilissimi da debellare. Fino ad un decennio fa la loro presenza era limitata, ma in pochissimi anni si sono adattati divenendo immuni ai più comuni pesticidi, invadendo letteralmente tutte le più grandi città del mondo. Un altro esempio, molto più piacevole, vede come protagoniste le più grandi città italiane, Roma, Milano, Genova e Bologna, dove recentemente ha cominciato a nidificare il Falco Pellegrino, finora restio ad avvicinarsi così tanto all’uomo. Un altro esempio davvero molto interessante lo troviamo in Arizona, dove alcune popolazioni di passeri hanno sviluppato un becco più lungo per poter mangiare con più facilità dalle casette che gli umani preparano apposta per loro. Ma non finiscono qui, ogni giorno moltissime specie animali decidono di cambiare il loro aspetto ed il loro carattere, scoprendo che non sempre la convivenza con gli esseri umani è un male.


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